La settimana scorsa sono stata scelta per partecipare gratuitamente ad una lezione di cucina tenuta dallo chef Alfonso Crisci insieme ad altre nove foodblogger .
La mia prima lezione di cucina, il mio primo incontro con tante persone che coltivano la mia stessa passione....mamma mia non lo avrei mai pensato possibile. Lo chef, che ho avuto il piacere e l'onore di incontrare per la prima volta, ci ha aperto le porte della sua cucina nel suo "Taverna Vesuviana" di San Gennaro Vesuviano, locale dalla struttura armoniosa, volutamente curato nei particolari, e dall'atmosfera piacevolissima e rilassante. I piatti proposti, o meglio le materie prime utilizzate, sono di altissima qualità, segno evidente dell'attenzione posta dallo chef a ciò "che si mette nei cibi", e questo non è cosa da poco.
Anche i ragazzi dello staff hanno dimostrato una grande professionalità: osservandoli all'opera si evinceva il clima collaborativo e non competitivo, e questo giova sicuramente alla perfetta riuscita delle preparazioni.
Ma la cosa che più mi ha colpito è stata proprio lo chef, la sua competenza, il suo metterci a nostro agio e la sua grandissima umiltà nel trasmetterci in un tempo breve una parte del suo sapere culinario.E sottolineo umiltà: in tempi in cui vari format televisivi ci propongono modelli di chef arroganti, convinti di essere gli unici detentori del sapere culinario, trovare una persona simile è come trovare un tesoro.
La ricetta che quindi vado a proporvi è dello chef Alfonso Crisci,(che ho lievemente personalizzato), eseguita durante la sua lezione e che mi ha lasciato un segno indelebile: infatti per la prima volta nella mia vita (non inorridite per piacere) sono stata costretta dalle circostanze a maneggiare non solo una creatura morta (le alici appunto), ma anche a pulirla e a diliscarla non prima di averle staccato la testa...è come chiedermi di maneggiare un serpente o una tarantola o giù di lì.
E anche se mi sarei messa a piangere dal ribrezzo, ho proseguito ad eseguire la ricetta senza battere ciglio,tra lo sguardo divertito e perplesso delle mie colleghe vicine Viviana ed Antonietta che assistevano al mio dramma, scoprendo così di " ...Ritrovarsi a far cose-con gusto- che fino a pochi minuti prima erano per te impensabili! (come per es. pulitura alici o legatura filetto di maialino casertano)" così come dice appunto Viviana.
Ed io aggiungo che è proprio vero, mai dire fiume non berro' mai la tua acqua...INGREDIENTI per circa 10 stampini monouso da muffin:
- 1 Kg di alici -peso lordo
- 500 gr di scarola pulita(peso netto)
- provola affumicata 200 gr circa tagliata a cubetti
- olive nere denocciolate e tagliate a pezzetti
- sale, pepe,aglio, olio di oliva q.b.
Snocciolare le olive e tagliare la provola a cubetti.
Con una leggera torsione staccare la testa alle alici, poi diliscarle e togliere anche la coda. Sciacquarle molto bene più volte in acqua : come consiglia lo chef Alfonso, se rimane del sangue, questo può rendere la preparazione amara.
Rivestire il tortino,disponendo le alici a raggiera e ricoprendo anche il fondo nel caso dovesse rimanere dello spazio.
Adesso riempire il tortino alternando scarola, olive e provola, pepando e salando ogni strato.
Richiudere le alici sul ripieno.
A questo punto io ho messo i tortini in abbattitore per circa 60 minuti, modalità abbattimento in positivo, poiché li ho preparati in anticipo per una cena.
Li ho cotti in forno a 170/180° per circa 20/25 minuti e poi li ho sformati e decorati con una dadolata di provola ed aceto balsamico.
Colgo l'occasione per dire a tutte le foodblogger presenti insieme a me alla lezione che sono stata davvero bene in loro compagnia.
Ecco i loro nomi:
1)Viviana Sepe di Prkey
2) Viviana Cianciulli di LadyO
3) Rosa D'Anna di Cooking in Rosa
4) Maddalena Granata di Yelp Napoli
5) Giovanni Castaldi di Peccato Di Gola
6) Valentina Boccia di Ho voglia di Dolce
7) Antonietta Ronghi di Gli assaggi di Tonia
8) Marianna Pasciarella e Salvatore D'Onofrio di Ricette Dal Mondo
9) Anna di Le ricette di Anna e Flavia
CON QUESTA RICETTA PARTECIPO AL CONTEST